Come comportarsi nel caso di un’apparecchaitura di prova per macchina asciugatrice con presenza di gas potenzialmente esplosivo a 30 Bar (Propano)
(Dott. Ing. TIZIANO PIACENTINI PERITO DEL G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA)
- L’innovazione tecnologica consiste nel fatto che essendo proibito l’utilizzo di GAS SERRA nel processo di cambiamento di stato da gas a liquido e viceversa fino ad oggi applicato sulle macchine di cui sopra, con l’impiego di gas PROPANO che mantiene le medesime caratteristiche termodinamiche, ma che essendo potenzialmente esplosivo introduce un nuovo grave rischio (prima completamente assente) in quanto, mescolandosi a pressione atmosferica con l’ossigeno dell’aria può deflagrare se accidentalmente innescato.
- Tutto ciò obbliga a corredare la macchina di un dispositivo di sicurezza che impedisca l’accumulo all’interno dei volumi della macchina, per esempio a causa della rottura del recipiente o delle condotte contenenti PROPANO a 30 bar, di una miscela aria – azoto – ossigeno – propano che, a seguito di una scintilla proveniente dall’apparecchiatura elettrica della macchina, provochi la successiva esplosione di tale miscela.
- Tale dispositivo di sicurezza implica l’inserimento nel circuito del gas PROPANO a 30 bar di un pressostato ATEX con contatti elettrici con il compito di rilevare la diminuzione della pressione a seguito della fuoriuscita di gas nel volume circostante atto ad attivare un sezionatore elettrico a monte con la messa in funzione contemporanea del Motoventilatore di lavaggio di cui sotto.
- Il Motoventilatore per la ventilazione forzata ed il lavaggio con aria ambientale del volume d’aria presente all’interno della schermatura di prova e potenzialmente pervaso dalla miscela esplosiva viene collegato con apposito tubo flessibile, in modo tale che, prima di ogni messa in tensione del sistema, si attivi la ventilazione di lavaggio per un tempo prestabilito, dopo il quale l’asciugatrice potrà essere rimessa in funzione per un successivo ciclo di utilizzo.