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ADEGUAMENTI DI SICUREZZA E PROTEZIONI INTEGRALI DI FRESATRICI

COME METTERE IN SICUREZZA LE FRESATRICI UNIVERSALI

(Dott. Ing. TIZIANO PIACENTINI PERITO DEL G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA)

Spesso, sulle Fresatrici Universali, si riscontra che debba essere eseguito, oltre a tutto quanto previsto dalle Norme di sicurezza armonizzate, un adeguamento degli assetti elettrici con riferimento alle Norme CEI EN 60204-1/2006 poiché, molte volte, la loro data di nascita risale a molto prima del 24 Luglio 1996, data di entrata in vigore del D.P.R. n° 459: la cosiddetta prima DIRETTIVA MACCHINE.

Pertanto è opportuno fare un’attenta valutazione dei rischi e delle non conformità alle vigenti Norme di sicurezza e di prevenzione infortuni legati al loro utilizzo, in rapporto a quanto previsto dall’ALLEGATO V – PARTE I del D.Lgs.81/2008, secondo uno schema che tenga conto dei seguenti aspetti:

  1. Poiché l’impiego della macchina è sempre preceduto da una fase di preparazione, e di piazzamento del pezzo da lavorare e dell’utensile, tale fase deve sempre essere eseguita con macchina ferma e rimuovendo ogni eventuale protezione esistente per avere la massima agilità alla tavola porta pezzo.
  2. Poiché i rischi legati all’utilizzo della fresatrice sono costituiti dai contatti con l’utensile e dalle proiezioni del truciolo, di parti dell’utensile o del pezzo in lavorazione per cedimento, è necessario che tutta l’area costituita dall’insieme pezzo – utensile sia opportunamente segregata a 360°.
  3. La segregazione deve avere caratteristiche tali da eliminare, o quantomeno ridurre, gli effetti provocati dai rischi di cui sopra e deve essere conformata in modo che possa essere aperta in maniera molto semplice nella fase di preparazione macchina.Allo stesso modo dovrà essere altrettanto semplice l’operazione di chiusura prima che inizino le operazioni di lavoro. Inoltre, i varchi di accesso, devono essere equipaggiati da microcontatti di sicurezza che garantiscano la condizione di “utensile fermo” e ne impediscano la ripartenza con protezioni aperte.
  4. Tale segregazione, allo scopo di sorvegliare le lavorazioni dall’esterno, verrà dotata di pannellature schermanti trasparenti in materiale plastico ad alta resilienza, o in cristallo stratificato di sicurezza, e corredata di un’efficace illuminazione interna mediante lampade orientabili a LEDS.
  1. Oltre all’adozione di quanto previsto alle pos.a, b, c, d) la macchina deve essere resa rispondente a quanto previsto dall’ALLEGATO V, Parte I, del D.Lgs.81/2208.
  2. A tale fine, la valutazione dei rischi e delle non conformità, deve essere estesa a tutte le funzioni di sicurezza di cui la macchina già dispone.Inoltre ne deve essere verificata la rispondenza alle NORME EUROPEE ARMONIZZATE, oggetto della Direttiva 2006/42/CE recepita in Italia dal D.Lgs.n° 17 del 27/01/2010 (NUOVA DIRETTIVA MACCHINE), allo scopo di poter disporre, al termine degli adeguamenti, di una Dichiarazione di Conformità che sollevi il Datore di Lavoro, dalle responsabilità penali che comporta il non averla resa rispondente agli Art. 18/1z, 70 – 71 del D.Lgs.81/2008, nonché all’insieme di requisiti di cui all’ALLEGATO V, PARTE I del Decreto stesso.