(Dott. Ing. TIZIANO PIACENTINI PERITO DEL G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA)
Il dispositivo deve essere interconnesso ai comandi del laminatoio nella fase di allestimento della macchina allo scopo di rimuovere il rischio di coinvolgere il personale addetto in tale fase molto critica e pericolosa in quanto chi è esposto al rischio di schiacciamento delle mani, non essendo la stessa persona che dà i comandi di incorsatura dalla consolle generale, non può controllare gli effetti dei movimenti pericolosi provocati.
A tale fine viene allestito un servocomando oleodinamico ad azione mantenuta che evita la presenza fisica di un operatore nell’area di imbocco fra i cilindri di traino mediante l’ausilio di leve ed attrezzi ingombranti e pericolosi per ottenere la congiunzione con il “coil” precedente, in modo che tutte le movimentazioni siano comandate a distanza dal pulpito principale, movimentando idraulicamente e lentamente un piano – guida incernierato fino alla corretta giusta posizione dei bordi di testa e coda, alla loro congiunzione in assenza dei comportamenti elastici imprevedibili e pericolosi del materiale (con spessore fino a 20 ÷ 30 mm.), il tutto sotto il controllo visivo e diretto da parte dell’operatore di macchina alla consolle, il tutto reso compatibile con gli spazi e gli ingombri esistenti.
IL DISPOSITIVO DI SICUREZZA IN OGGETTO NON SEMPRE PRESENTE sulle linee di laminazione, le rende fuori norme a causa dei gravi rischi di cui sopra ed ai sensi dell’Art.18/1z del D.Lgs.81/2008, viene reso obbligatorio allo scopo di tutelare l’incolumità del personale addetto.
