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PROBLEMI CONNESSI CON IL PROGRAMMA “INDUSTRIA 4.0” LEGATI ALLA CREAZIONE DI NUOVI INSIEMI DI MACCHINE MEDIANTE “COBOTS” O “ROBOTS COLLABORATIVI” DA NOI PRODOTTI

(Dott. Ing. TIZIANO PIACENTINI PERITO DEL G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA)

Sfruttando quanto previsto dal programma di agevolazioni fiscali e tecnologiche “INDUSTRIA 4.0” vengono acquistate nuove macchine / attrezzature finalizzate a miglioramenti produttivi, tecnologici, procedurali, lavorativi ed ergonomici, previsti da tale legge, garantendo comunque il rispetto della sicurezza e della salute del personale addetto che opera in tali contesti, come previsto dal D.Lgs. 81/2008 (TESTO UNICO SULLA SICUREZZA SUL LAVORO), dalla DIRETTIVA MACCHINE (D.Lgs.n°17 del 2010) e dalla recente LEGGE 215/2021-CAPO III in materia di prevenzione infortuni.
A seguito di tali innovazioni, unitamente ad altre attrezzature già esistenti, si vengono a creare nei reparti nuove realtà quali INSIEMI DI MACCHINE e NUOVI CENTRI DI LAVORO prima inesistenti che possono comportare criticità o rischi per chi opera al loro interno, ai quali il DATORE DI LAVORO sotto la propria responsabilità deve porre rimedio con l’obbligo di eseguire nuove dettagliate VALUTAZIONI DEI RISCHI nonché i conseguenti adeguamenti di sicurezza non trascurando il fatto che la DIRETTIVA MACCHINE definisca all’Art.2a/com.4 “macchine” anche “gli insiemi di macchine” così realizzati e che come tali devono essere a loro volta dichiarati conformi mediante PERIZIA ASSEVERATA, dotandoli di FASCICOLO TECNICO accompagnato da un programma di formazione degli OPERATORI come previsto dalla LEGGE 215/2021-CAPO III.
Da qui la necessità di introdurre realità tecnico – operative di nuova concezione come i “COBOTS” o “ROBOTS COLLABORATIVI” che costituiscono un’utile innovazione nel settore produttivo come strumenti usati dai lavoratori, atti a rendere i loro movimenti sicuri attraverso i dispositivi di sicurezza di cui sono dotati e certificati.
Queste realtà possono costituire unità mobili e fisse all’interno dell’ambiente di lavoro utilizzate come POSIZIONATORIMANIPOLATORITRASLATORI ecc. e, se installate fra le singole macchine operatrici o utensili, esse offrono un notevole miglioramento dei processi e dei tempi di lavorazione evitando lo spostamento/sollevamento manuale dei carichi secondo i criteri dettati dalle Norme ISO 11228-1/2009 e ISO 11228-2 (15 Kg. per le donne e 25 Kg. per gli uomini), introducendo migliori condizioni operative, di ergonomia e di stress psico-fisico con il risultato non trascurabile di garantire la continuità e l’efficienza dei flussi e dei processi produttivi in atto che richiedono la presenza ed il controllo diretto da parte dell’uomo, in un mercato di prodotti sempre più sofisticati.