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PROTEZIONI INTEGRALI SU GRANDI TORNI PARALLELI

CHE TIPO DI PROTEZIONI INTEGRALI SI POSSONO ADOTTARE SUI GRANDI TORNI PARALLELI?

(Dott. Ing. TIZIANO PIACENTINI PERITO DEL G.I.P. TRIBUNALE DI GENOVA)

grandi torni paralleli possono essere considerati, senza ombra di dubbio, fra le macchine utensili più pericolose. Ciò non solo in quanto come in tutte le macchine che operano per asportazione del truciolo la zona utensile genera rischi di contatti dell’Operatore con l’utensile o con i trucioli, ma soprattutto in quanto, contrariamente alle altre macchine, il pezzo non è fermo ma dotato di moto rotatorio durante le lavorazioni.

Inoltre, viste le dimensioni delle macchine legate agli ingombri dei pezzi in lavorazione, esiste la possibilità che l’operatore entri fisicamente nell’area mandrino – utensile con i rischi conseguenti di presa e trascinamento oltre a quelli di contatti con organi in movimento o con lo stesso utensile mentre opera la tornitura.

Tutto ciò ci induce a considerare 2 fasi principali di impegno della macchina:

a) La fase di allestimento utensili, di piazzamento e di centraggio del pezzo nonché di verifica e compatibilità degli ingombri.

Detta fase prevede la presenza dell’operatore in prossimità della macchina che dovrà quindi essere opportunamente segregata perimetralmente mediante struttura dotata di aree trasparenti in materiale antiurto secondo i criteri previsti per i centri di lavoro dalle Norme UNI EN 12417/2009 in modo da impedire l’accesso agli organi pericolosi da parte dell’Addetto e di terzi.

Tale segregazione perimetrale, dotata di aperture di accesso, di caricamento pezzi e di rapido sgombero di emergenza mediante maniglione antipanico, consentirà l’utilizzo della macchina in ciclo continuo solo dopo la loro chiusura e l’azionamento di un pulsante esterno di ripristino (RESET).

Andrà pertanto installato un dispositivo di sicurezza che consenta di operare solo ad azione mantenuta ed a bassa velocità con personale all’interno della segregazione, sempre secondo i criteri della Norma UNI EN 12417/2009.

Ciascun varco verrà dotato di un blocco elettromeccanico atto ad impedirne l’apertura se non con macchina ferma.

b) Terminata la fase a) di approntamento, l’addetto dovrà provvedere alla chiusura di tutti gli accessi, attivare il pulsante di Reset e dare inizio alle lavorazioni andando a posizionarsi esternamente alla console di comando macchina.

Terminato il ciclo di lavoro, operererà l’arresto della macchina e provvederà ad aprire i

varchi potendo entrare solo con tutti gli organi pericolosi fermi.

La fase di “macchina ferma”, che consente l’ingresso nella segregazione, deve tenere conto dei tempi di arresto del mandrino, legato ai vari parametri tra i quali la velocità di lavoro impostata, il momento di inerzia (PD2) del pezzo e l’eventuale azione frenante della macchina.

In ogni caso la macchina deve essere dotata di un dispositivo di sicurezza monitorato e controllato secondo la Norma UN EN ISO 13849/2016 che garantisca la condizione di “macchina ferma” agendo sull’apertura del blocchi elettromeccanici installati sui varchi di accesso in CATEGORIA 4 della Norma.

È opportuno notare che un pericolo importante è costituito dai possibili contatti con i trucioli, sempre molto taglienti e spesso quasi incandescenti che, se trascinati dalla rotazione del pezzo o del mandrino, possono prendere e trascinare qualunque parte del corpo dell’operatore con pesanti conseguenze e gravi lesioni fisiche.

Pertanto è indispensabile fare uso di appositi fioretti asporta trucioli provvisti di elsa di protezione sull’impugnatura.

Un ulteriore pericolo è costituito dalla possibile proiezione della chiave asportabile di bloccaggio del pezzo sul mandrino all’atto della sua messa in rotazione e, qualora essa sia stata lasciata involontariamente inserita, deve essere necessariamente dotata di sistema automatico di auto espulsione.

A seguito dell’adozione dei criteri di cui sopra e con l’aggiunta degli adeguamenti elettrici ai sensi della Norma CEI EN 60204-1/2006 il TORNIO PARALLELO comincia ad assumere una configurazione che dà maggiori garanzie di incolumità per il suo utilizzatore come è specificamente richiesto dal D.Lgs. 81/2008 Art. 18 70 e 71 e la cui responsabilità è posta in capo al Datore di Lavoro come previsto dall’Art. 18, comma 1z del Decreto stesso.

NOTE:

Per un migliore e più efficace utilizzo dei TORNI dotati della segregazione perimetrale è utile migliorare l’illuminazione interna mediante lampade regolabili a LEDS.